L’utilizzo di un panel sensoriale umano è la storica modalità tramite cui viene valutata la qualità olfattiva di prodotti specifici ma, nonostante una rigorosa formazione, la risposta dell’individuo a un campione specifico può essere molto eterogenea. Pertanto, una buona valutazione dovrebbe coinvolgere almeno un determinato numero di partecipanti, solitamente 12.
In Alfatestlab possiamo fornire una valutazione olfattiva oggettiva e neutrale grazie all’analisi sensoriale effettuata tramite un naso elettronico (Heracles – AlphaMOS): l’analisi avviene attraverso un gascromatografo altamente selettivo, rapido e sensibile, e un potente software per il trattamento dei dati che può sostituire un panel sensoriale per il controllo di qualità di routine, lo sviluppo del prodotto, il benchmarking e gli studi sulla durata di conservazione.
Case study: analisi di packaging di PET riciclato
Un produttore di imballaggi ci ha chiesto di confrontare tre diversi lotti di palline di PET riciclato (A, B e C) con un riferimento di PET puro (denominato REF), utilizzato per produrre pellicole di plastica. Nella Figura 1 viene mostrata l’analisi delle componenti principali, che fornisce una “mappa degli odori” per 3 quote di ciascun lotto (A, B, C e REF).
Figura 1 – Mappa degli odori ottenuta dall’analisi delle componenti principali di palline di PET riciclato (A, B, C) e PET puro (REF).
Sia sull’asse x che sull’asse y viene mostrata la variabilità dei campioni: PC1 (asse x) rappresenta la variabilità più elevata, PC2 (asse y) la seconda variabilità più elevata. Più i campioni sono vicini, minori sono le differenze tra loro e maggiore è la somiglianza. In questo esempio specifico, il Campione A è più simile al riferimento, mentre il Campione B è più diverso. I vettori massimi dei principali composti volatili discriminanti sono stati inclusi nell’analisi delle componenti principali, come mostrato nella Figura 1b. Qui puntano verso i saggi che contengono la quantità più elevata del composto corrispondente.
I composti maggiormente discriminanti tipici di questi campioni sono stati potenzialmente identificati utilizzando un database specifico (AroChemBase) e segnalati nella Figura 2: in tutto il PET riciclato (campioni A, B e C), il toluene sembra essere il composto volatile maggiormente discriminante rispetto al riferimento, essendo il contenuto più elevato misurato nel lotto B. Il lotto C mostra principalmente un contenuto più elevato di esano, 2-undecano e 1-(2-tienil)-etanone, rispetto ai lotti A e B.
Figura 2 – Istogramma dei composti volatili maggiormente discriminanti in palline di PET riciclato (A, B, C) e PET puro (REF).
In generale, questa analisi può facilmente aiutare a identificare i composti che sono “troppo diversi” da un composto di riferimento definendo un’area di riferimento grafica (verde) e un’area di esito negativo (rossa), come mostrato negli esempi riportati nella Figura 3.
Figura 3 – Esempi di rappresentazioni grafiche ottenute da diverse procedure per il trattamento dei dati.
Conclusione
L’analisi sensoriale tramite naso elettronico rappresenta uno strumento efficiente per valutare la qualità olfattiva dei propri prodotti in numerosi settori, non solo in quello del packaging, ma anche in quello legato ad alimenti e bevande, plastica, cosmetici, ecc., ed è adatta per studi di benchmarking e di durata di conservazione grazie alle diverse procedure possibili per il trattamento dei dati. L’identificazione dei composti volatili maggiormente discriminanti consente di indirizzare i processi di risoluzione dei problemi e accelerare lo sviluppo o la formulazione del prodotto. È possibile contattarci per discutere delle proprie esigenze di analisi sensoriale e scoprire come possiamo essere di aiuto!